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Fondo Edo Tempia

Progetto "Ripartiamo insieme"

 

Dati tecnici e informazioni

COSTO COMPLESSIVO € 16.650
CONTRIBUTO € 7.500
Informazioni: www.fondazionetempia.org

 

Fondo Edo Tempia - storia e attività

Il Fondo Edo Tempia, nato nel 1981, quindi alla soglia dei quarant'anni di vita, venne fondato da Elvo Tempia, a lungo parlamentare della Repubblica, per adempiere alla promessa fatta al figlio Edo, la cui vita ancora giovane era stata interrotta da un melanoma. Fare qualcosa per chi si ammalava di tumore: questo era il desiderio che un padre, con amore e con tenacia, ha reso reale.
Fin da subito il Fondo Edo Tempia ha fatto dell'innovazione una sua caratteristica e della scienza medica il suo faro. Nel corso degli anni, l'attività si è sviluppata su tre percorsi: prevenzione, cura e assistenza, sempre a sostegno della sanità pubblica per far sì che i benefici di ogni sforzo fossero a disposizione di tutti e diventando un punto di riferimento sul cancro non solo nella provincia di Biella ma nell'intero quadrante del Piemonte orientale.
Tra le attività spiccano le visite gratuite di prevenzione (quasi 7mila nel 2019), il sostegno ai programmi di screening regionale (oltre 17.500 esami effettuati l'anno scorso), la gestione diretta dell'hospice Casa Tempia di Gattinara e la collaborazione al servizio di cure palliative dell'Asl di Biella, il centro di ascolto psicologico e i programmi di ricerca, a cui si aggiunge l'impegno costante dei numerosi volontari.
Con l'insorgere dell'emergenza-coronavirus, il Fondo ha proseguito, nel rispetto delle norme di sicurezza, buona parte delle sue attività ma è anche sceso in campo in prima persona con la donazione di apparecchiature mediche agli ospedali o con la riconversione dell'unità mobile per effettuare i tamponi, ma anche creando progetti ad hoc per restare accanto alla popolazione.

 
 

Ripartiamo insieme - il progetto

Questo progetto vuole prendersi cura delle persone più fragili: i bambini e gli anziani. Il periodo di cosiddetto "lockdown" ha avuto un impatto sulle vite di tutti e le sue conseguenze si trascineranno anche nelle settimane del lento ritorno alla normalità.
Il Fondo Edo Tempia intende mettere in campo azioni mirate che contribuiscano al contenimento del disagio affettivo e psicologico legato all'emergenza.
Per gli anziani soli o con patologie pregresse il supporto si avvarrà del contributo di volontari del Fondo, precedentemente selezionati e formati per il loro lavoro a sostegno dei pazienti oncologici. Il coordinamento e il monitoraggio della loro attività sarà affidato alle psicologhe del Centro di ascolto psicologico. Il loro intervento sarà pratico, per fare la spesa o le commissioni, ma mirerà anche a stabilire un contatto umano, con telefonate periodiche per combattere l'isolamento sociale. ù
Per bambini e ragazzi, l'obiettivo è il sostegno alla prosecuzione della didattica e dell'apprendimento, per arrivare preparati e senza stress alla ripresa della scuola in autunno. Inizialmente gli interventi saranno a distanza e successivamente potranno avvenire anche attraverso incontri individuali o di gruppo con l'operatore. Potranno coinvolgere non solo quei nuclei familiari che hanno avuto esperienza della malattia oncologica.
Il sostegno alle persone più fragili non è un'esperienza nuova per il Fondo Edo Tempia: da vent'anni il Centro di Ascolto Psicologico resta accanto ai pazienti e ai loro congiunti e da dieci opera il Progetto Bambini, pensato proprio per le famiglie in cui il tumore è arrivato a sconvolgere la vita e le emozioni.
Inoltre il Fondo è l'associazione capofila per il territorio biellese del Progetto Protezione Famiglie Fragili, un'iniziativa della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta attivata dalle Asl su tutto il territorio regionale e che si prende cura delle persone in cui la malattia oncologica ha aggravato una situazione già delicata.
Dalla collaborazione con la Psicologia Ospedaliera dell'Asl è nato poi #UnitiInRete, progetto che prevede il contributo del Fondo all'attività messa in campo dall'Asl per il supporto alle famiglie emotivamente più colpite dall'emergenza coronavirus. 
Anche grazie a queste esperienze, i contatti con i servizi territoriali sono attivi da tempo e la conoscenza reciproca faciliterà una collaborazione che consentirà agli operatori di "fare rete". Il progetto proseguirà fino all'autunno inoltrato.

 

Dichiarazione referente

Dichiara la Presidente Simona Tempia:
"In questi quasi quarant'anni di attività abbiamo imparato che non si cura solo la malattia, ma soprattutto il paziente e che il sostegno deve riguardare non solo lui ma l'intero nucleo familiare. Vale per i tumori, ma anche per la situazione inattesa di emergenza portata dal coronavirus: mentre ci si occupa di studiarlo e debellarlo, è necessario pensare anche alle persone che, senza nemmeno ammalarsi, subiscono le conseguenze di questo periodo difficile"