Stampe d'epoca e digital art, un collezionista centenario e un giovane Spazio Cultura in continua evoluzione: sono questi gli elementi che hanno dato vita al progetto di creare, in occasione della mostra di stampe d'epoca di Aldo Sola, acquisite dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, uno spazio cultura virtuale capace di accogliere il frutto di un secolo di appassionato e certosino collezionismo biellese.
"Uno spazio cultura infinito è qualcosa di grandioso, un concetto che può anche spaventare- spiega Aldo Sola che nonostante l'età, o forse proprio in virtù di essa, ha il dono di una lucida sintesi e di uno sguardo capace di vedere il futuro che verrà - che lo spazio non sia né specifico per argomenti né per contenuti, ma che sia infinito ci permette di appropriarci di esso, di arricchirci fruendo in modo nuovo della cultura, diventando noi stessi diversi".
Fruire di un sapere infinito in modo semplice e ordinato, avere la possibilità di conservare e leggere tutti i libri e le immagini del mondo, ma anche perdersi nell'infinità delle proposte e delle combinazioni linguistiche possibili, smarrendo la distinzione tra bene e male: sono alcuni dei temi - in parte affrontati da Borges ne "La biblioteca di Babele" - che un progetto come questo deve affrontare e da cui deriva gran parte del suo fascino.
Espandere, grazie alla realtà virtuale, i confini di uno spazio reale non significa infatti solo espandere metri lineari di sale espositive, come taluni materialisti vorrebbero, ma significa creare un luogo nuovo, con nuove forme di fruizione dei beni culturali, attraverso le quali il pubblico stesso vive nuove esperienze e nuovi sogni e capace di influenzare la realtà.
Del resto, se è vera la teoria dell'eterno ritorno, cosa sono le mappe geografiche di centinaia di anni fa se non il tentativo dell'uomo - con i mezzi dell'epoca- di superare i confini del reale elevandosi "a volo d'uccello" su un mondo che si voleva abbracciare e conoscere tutto con un solo sguardo?
Oggi, con le moderne tecnologie e grazie al talento artistico di Michele Burgay e Cinzia Gillono di Delta9 a cui è stato affidato il progetto, quell'antico sogno può diventare realtà con sviluppi potenzialmente infiniti e ancora tutti da scoprire.
Inaugurazione mostra venerdì 28 febbraio h. 17,30 Sala convegni;
h. 18,30 Spazio cultura
Orari lu-ve 9-13; 14,30-17,30
domenica 16-19
Per informazioni Spazio Cultura 0150991868