Home > News & Eventi  >  Altri eventi  >  2014  >  Gae Aulenti, omaggio Città Studi
 
 

MOSTRA GAE AULENTI

 

Fino al 1 novembre, presso lo Spazio Cultura, sarà visitabile la mostra curata da Paola Bacchi.

Da lunedì a venerdì, orario: 9,00-13,00/14,30-17,30; e sabato orario: 16,00/19,00

Si ringrazia l'Archivio Gae Aulenti per la disponibilità.

 
 

 
 

CONVEGNO INAUGURALE

Giovedì 9 ottobre 2014, presso l'Auditorium di Città Studi, si è tenuto il convegno in omaggio alla progettista Gae Aulenti


Straordinaria ed eclettico architetto e designer Gae Aulenti ha avuto con Biella - e con Città Studi - un rapporto particolarmente lungo e produttivo, incidendo con la sua opera sull'immagine della città, soprattutto attraverso il suo Polo Universitario.

A due anni dalla scomparsa una mostra e un convegno, a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Biella, Fai Biella e Città Studi, hanno rappresentato un doveroso omaggio a questa grande professionista. Un'occasione rivolta non solo agli architetti biellesi (per i quali l'incontro ha avuto valore di aggiornamento professionale) ma anche agli studenti biellesi (coinvolti attraverso il prezioso supporto della sezione biellese del Fai) e a chiunque abbia voluto approfondire la vita e le opere della Aulenti.

 
 
 
 

 

GAE AULENTI

Nata nel 1927 a Palazzolo dello Stella, in provincia di Udine, figlia di Aldo Aulenti, di origini pugliesi e Virginia Gioia, napoletana di origini calabresi.
Suo padre era nato ad Acri, in Calabria, figlio di Giuseppe Aulenti, nato a Canneto di Bari nel 1865.
Si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1953, dove conseguì l'abilitazione alla professione.
Gae Aulenti si forma come architetto nella Milano degli anni cinquanta, dove l'architettura italiana è impegnata in quella ricerca storico culturale di recupero dei valori architettonici del passato e dell'ambiente costruito esistente che confluirà nel movimento Neoliberty.
La Aulenti fa parte di questo percorso, che si pone come reazione al razionalismo.