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La "Casa della Comunità" di Via Caraccio rappresenta un importante Polo socio-sanitario al servizio della città di Biella e si inserisce in un più ampio progetto di rinnovamento della città avviato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con i principali Enti territoriali.

Nella sede dell'antico Monte di Pietà di Biella la Fondazione, in collaborazione con il Consorzio I.R.I.S. e l'ASL BI ha infatti fatto confluire numerosi servizi alla persona e alla famiglia che costituiscono un punto di riferimento per le persone in situazioni di fragilità sul territorio e che grazie a questa nuova collocazione sono concentrati in un'unica location, potenziati e resi più accessibili.

L'edificio, oggi di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, fu costruito all'inizio del Novecento dal Monte di Pietà di Biella, che era alla ricerca di una nuova sede poiché quella attigua alla chiesa della SS. Trinità (all'odierno n. 25 di Via Italia) si rivelava ormai inadeguata.

Nel 1984 il Monte fu infine incorporato nella Cassa di Risparmio di Biella, che continuò a svolgere l'attività di prestito su pegno anche successivamente come Cassa di Risparmio di Biella S.p.A. dopo l'atto di conferimento dell'attività bancaria avvenuto nel l992. 
L'immobile di Via Caraccio, non essendo stato conferito alla neonata Cassa di Risparmio di Biella S.p.A. (poi divenuta Biverbanca a seguito di fusione con la consorella vercellese), è rimasto in proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che conserva tuttora anche l'archivio storico del Monte, fonte di indagine da parte di vari studiosi.

L'immobile di Via Caraccio, in virtù della sua antica destinazione d'uso, è dunque il luogo più idoneo per accogliere un Polo che offrirà ai Biellesi servizi moderni e di qualità, messi in rete, che aiuteranno ad affrontare le nuove fragilità sociali causate dai problemi moderni ma antichi quali impoverimento, mancanza di lavoro, fragilità fisiche e psicologiche, disgregamento della famiglia.
Per portare a termine il progetto, particolarmente collegato alla propria mission, la Fondazione ha proposto agli enti coinvolti condizioni di favore impegnandosi a rimodernare l'immobile dotandolo di una nuova centrale termica a risparmio energetico, di una rete di lavoro intranet via cavo e di adeguata copertura Wi-Fi.