Una scuola di economia che ha come fine la felicità pubblica: è questa la
caratteristica principale della "Scuola di economia civile" i cui corsi,
rivolti a tutti i cittadini interessati al tema, prenderanno il via a Biella il
prossimo 19 febbraio.
L'iniziativa, promossa da
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Diocesi di Biella e Banca Simetica
avrà come soggetto attuatore il consorzio "Filo da tessere" e si rivolgerà a
imprenditori e operatori pubblici e privati interessati ad approfondire i temi
legati ad un modello economico che pone al centro del proprio operato la
felicità pubblica attraverso la corretta gestione dei beni comuni.
"Fiducia, reciprocità, beni
relazionali, beni comuni: sono queste le parole-chiave della scuola di economia
civile - spiega Andrea Quaregna, Vice Segretario Generale della
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che ha sostenuto con convinzione il
progetto - sono parole importanti,
indispensabili per creare un mondo basato su basi nuove e sostenibili. Senza
fiducia infatti ogni impresa imploderebbe, così come ogni relazione senza
reciprocità non può che essere malata".
Da un lato dunque l'azione di soggetti deputati al bene comune, come la
Fondazione e la Diocesi e dall'altro l'azione di una Banca che ha come valore
fondante l'etica: il punto di congiunzione tra due mondi apparentemente lontani
è proprio qui, nel concetto di economia civile, un'economia cioè che, favorendo
il bene comune, lo scambio e una sana interazione reciproca, fa fiorire anche i
soggetti che la praticano.