La chiesa di Santa Maria Maggiore di Candelo, fondata in periodo
medievale, si trova nelle vicinanze del Ricetto, importante borgo fortificato
risalente al Trecento.
Questo progetto di restauro
prosegue i lavori e le previsioni di intervento già adottate dalla parrocchia
di San Lorenzo a partire dal 2000.
Occorre ora intervenire con
urgenza sui principali beni lignei della chiesa, ovvero il pulpito in noce
massello risalente al Seicento, attribuibile al maestro Nicolao Serpentiere, e gli stalli del coro della confraternita del
XIX secolo. Questi beni versano in cattivo stato di conservazione soprattutto a
causa delle infestazioni da insetti xilofagi. Inoltre il pavimento in
piastrelle quadrate di cotto dell'aula della confraternita, risalente al XVII
secolo, presenta giunti disgregati, mentre gli scalini marmorei dell'altare
sono sconnessi e segnati.
L'iniziativa vuole essere un'importante
opportunità per promuovere e ampliare l'attenzione verso questo interessante
bene culturale. Si prevede quindi di organizzare mostre tematiche, concerti di
musica classica, articoli e conferenze per presentare il restauro alla comunità.
La chiesa inoltre ospita eventi e attività legati alle iniziative promosse al
Ricetto dal Comune e
dalla Pro Loco
Dichiara Don Attilio Barbera, parroco:
"L'intervento di restauro degli
arredi lignei della chiesa risulta di particolare importanza per la comunità candelese
in quanto il pulpito seicentesco è un raffinato esempio di arte scultorea ed è
localizzato in posizione privilegiata all'interno della navata principale. Allo
stesso modo il coro ligneo della cappella di Santa Marta è una evidente
testimonianza dell'utilizzo liturgico e rituale da parte dei confratelli
aderenti alla confraternita di Santa Marta e del Santissimo Sudario. La
cappella realizzata nel Seicento presenta un ampio coro del XIX sec. disposto
su tre lati con stalli in noce e al centro la cattedra del priore".
Don Attilio Barbera (parroco):
015 2536045