Costo complessivo: € 79.600
Contributo: € 35.000
Destinatari:
30 famiglie
Localizzazione: Vigliano Biellese
Partner: Conferenza San Vincenzo de' Paoli - Associazione Opera - Associazione
Fede e Luce - VVB Protezione Civile di Vigliano Biellese - Supermercati di
Vigliano Biellese: Bennet, Gross Iper, Lidl, Crai Prestofresco, Penny, MD -
Cissabo - Parrocchia di Santa Maria Assunta - Parrocchia di San Giuseppe
Obiettivi: promuovere l'autonomia coinvolgendo
le famiglie nella coltivazione di orti, utile come attività gratificante
per quanti hanno perso il lavoro o vivono situazioni di marginalità sociale e
valido elemento di supporto ai bisogni alimentari di base delle famiglie
coinvolte
Per informazioni e contatti:
Mail: oopp@vigliano.info
L'ente si occupa dell'accompagnamento delle fasce di popolazione in stato di povertà.
"Vigliano solidale" intende sostenere, almeno per un periodo di ulteriori 6 mesi, una trentina di famiglie dal punto di vista delle esigenze alimentari, contestualmente si cercherà una ricollocazione nel mondo del lavoro affinché tornino a essere autonome nel proprio sostentamento. Il progetto include la raccolta delle derrate in scadenza, la raccolta di viveri donati dai clienti dei supermercati tramite i carrelli solidali o tramite altre forme di conferimento volontario e solidale, oltre che la produzione di beni (tramite gli orti solidali). Ciascuno dei soggetti della rete contribuisce in modo differente e particolare a costruire un sistema virtuoso che sostiene i soggetti in difficoltà.
Elena Ottino - Assessore Pubblica
Istruzione e Politiche sociali di Vigliano Biellese:
"Il progetto "Vigliano
solidale" vorrebbe essere un segno concreto in risposta alle difficoltà
del territorio. Siamo convinti che la collaborazione fra le persone, seppure
non senza sforzo e non senza difficoltà, possa essere la chiave per dare una
risposta alle tante persone che già vivevano in una situazione di precarietà,
ma che la pandemia ha accentuato. Si tratta per lo più disoccupati in
cerca di nuova occupazione, casalinghe, persone con impiego
irregolare fermo causa COVID-19, lavoratori saltuari che non godono di
ammortizzatori sociali, lavoratori dipendenti in attesa della cassa
integrazione, inoccupati in cerca di prima occupazione. Una proposta che
inizia con atti che possono sembrare piccoli, ma sono semi di vita. È il tentativo
di non far sentire nessuno abbandonato. Soprattutto il progetto vuole essere
un'iniziativa per promuovere l'autonomia personale anche con gesti visibili
come per esempio la coltivazione degli orti per il fabbisogno familiare".