Costo complessivo: € 19.971
Contributo: € 7.500
Destinatari: famiglie e malati
Localizzazione: Biella
Obiettivi: l'intento del
progetto é quello di porre rimedio al disagio rilevato nella maggioranza
degli ospiti della casa di riposo causato dall'isolamento imposto dal lockdown,
attraverso la fornitura di dispositivi informatici gli ospiti più
autonomi saranno messi nella condizione di poter gestire da soli i dispositivi
e i conseguenti rapporti con familiari o amici
Per informazioni e contatti:
Mail: oasionlus@oasionlus.com
L'O.A.S.I. di Biella Chiavazza, istituzione a carattere religioso, che ha assunto la natura giuridica di "Ente Giuridico Concordatario", nata dall'esigenza della popolazione chiavazzese con l'obiettivo, tra gli altri, dell'assistenza agli ammalati e della cura delle persone bisognose, è stata ufficialmente inaugurata nel 1971 con l'ospitalità a 18 persone e da allora presta la propria attività socioassitenziale sul territorio di competenza. La "mission" dell'O.A.S.I. é l'assistenza alle persone anziane auto e non autosufficienti mediante il mantenimento e recupero delle loro condizioni psico-fisiche.
Ricostituire e riallacciare i contatti degli ospiti (sia attualmente presenti che di prossima accoglienza), costretti all'isolamento nella casa di riposo a causa dell'emergenza coronavirus, con i propri familiari, amici o persone a loro vicine in precedenza, attraverso l'utilizzo di attrezzatura mobile per videochiamate e applicazione con badge, da acquisire. Adempiere alle nuove disposizioni IIS e regionali emanate per le ultime fasi della ripartenza, che prevedono la rilevazione giornaliera, da parte del personale, di tutti i parametri vitali di ogni ospite, tramite dotazione di tablet da acquistare per collegamento con la cartella sanitaria generale.
Don Remo Baudrocco - referente:
"Per la riapertura ai familiari,
ed eventualmente anche ai volontari, l'OASI, al pari delle altre strutture, è
sottoposta a stringenti vincoli da parte di Regione e ASL.
Le visite, in numero ridotto,
dovranno essere prenotate con anticipo e distribuite durante la giornata in
luoghi sicuri, con severe precauzioni da osservare e vigilanza da parte di un
dipendente appositamente destinato.
In tal modo la Casa di Riposo,
che sta accogliendo nuovi ospiti per ritornare alla capienza originaria di 100
persone (110 se si includerà anche il Centro Diurno), dovrà effettuare una
turnazione molto differita e gli ospiti non potranno vedere i propri familiari
(e viceversa) per almeno tre o quattro settimane.
Da qui la necessità di poter
disporre di apparecchiature per collegamenti video più veloci e attendibili al
fine di intervallare i tempi di attesa, trasmettendo serenità e riducendo il
livello di ansia sia tra gli ospiti che tra i familiari. Le attrezzature
individuate consentono altresì, per la loro facilità di impiego, la completa
autonomia dell'ospite nell'effettuare le videochiamate.
Inoltre, dovendo sottostare a regole che prevedono il monitoraggio
quotidiano dei parametri vitali di tutti gli ospiti per ridurre il rischio di
futuri contagi, diventa indispensabile poter avere a disposizione un certo
numero di tablet su ognuno dei tre piani della Casa, per acquisizione immediata
dei dati nella cartella sanitaria centrale."