COSTO COMPLESSIVO € 4.866,50
CONTRIBUTO € 2.850
Noe,
Nuove Opportunità Educative è una cooperativa sociale onlus nata nel 2015 per
affiancarsi a Progetto Donna Più nella gestione di attività rivolte ai minori.
Gestisce
due strutture residenziali per ragazzi e ragazze, per mamme e bambini e
progetti di educativa territoriale.
Casa di
Dilva è una di queste attività: nasce
nel 2001 grazie alla Fondazione Silvia Rivetti Mazzuchetti e al lascito di
Dilva Serralunga voluto per realizzare a Vigliano Biellese una struttura di
accoglienza.
Casa di
Dilva è una comunità educativa residenziale che ospita minori dagli 11 ai 18
anni allo scopo di tutelarli e proteggerli da situazioni di particolare
disagio. La comunità ha sede in una palazzina che, nella disposizione degli
spazi, ricrea quella dimensione di casa e di famiglia che i minori devono poter
ritrovare, regole di vita comprese che li aiutino a crescere nell'ottica del
rispetto verso se stessi e gli altri. Attraverso personale qualificato, la
comunità segue sin dai primi passi della sua attività progetti educativi che
favoriscono l'inserimento dei minori nella scuola e nel tessuto sociale,
aiutandoli a costruire un clima di serenità e convivenza e responsabilizzandoli
dando loro fiducia e libertà d'azione.
Sono
molte infatti le opportunità che i
ragazzi hanno per svolgere attività sportive, di volontariato e d'inserimento
lavorativo.
In
quasi vent'anni Casa di Dilva ha accolto e seguito più di 400 ragazzi portando
a termine percorsi di crescita importanti e accompagnandoli nel mondo degli
adulti.
Molti
di loro non hanno dimenticato gli anni trascorsi con noi continuando a
mantenere rapporti che hanno creato un
concreto vincolo familiare.
Noe
opera in sinergia con i consorzi socio-assistenziali del territorio biellese,
vercellese
e di
altre realtà territoriali piemontesi.
In particolare nella provincia di Biella
sono stretti i legami con associazioni di volontariato e parrocchiali che affiancano gli educatori in progetti di
integrazione per i ragazzi.
L'esigenza
di seguire le attività scolastiche da remoto e di diminuire l'isolamento
sociale imposto dall'emergenza del Coronavirus, è particolarmente sentita dai
ragazzi ospiti a Casa di Dilva iscritti alle scuole medie inferiori e
superiori, agli istituti professionali e ai corsi di alfabetizzazione.
In
una situazione di normalità, i ragazzi frequentano regolarmente le lezioni
scolastiche, interagiscono con i loro compagni, fanno esperienze e acquisiscono
competenze utili sotto il profilo psicologico, affettivo e sociale.
L'emergenza
sanitaria di queste settimane rischia di vanificare però il lavoro svolto per
aiutare i minori a crescere e diventare adulti.
Come
risposta alle difficoltà di seguire le lezioni scolastiche in seguito al
decreto #iorestoacasa, nasce appunto l'iniziativa pensata per i 10 ragazzi
residenti.
Il
progetto intende realizzare un'aula didattica appositamente attrezzata per
consentire loro di studiare e seguire le lezioni attraverso postazioni Pc e una
stampante condivisa. I minori, anche se a turno, potranno così
seguire le lezioni e restare in contatto con gli insegnanti e i loro compagni.
Nell'aula
didattica i minori saranno sempre seguiti dalle educatrici anche per altre
attività multidisciplinari.
Il
progetto #anchiostudiodacasa contribuisce in questo modo a migliorare il
percorso educativo, formativo e culturale dei ragazzi, ma soprattutto
contribuisce ad arginare il senso di allontanamento e disinteresse, che può
essere la causa di una dannosa caduta di motivazioni.
Dichiara la Presidente Elisa Meola:
"L'attenzione
della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e della Banca Simetica rappresenta
da un lato il riconoscimento al lavoro
dei nostri educatori e dall'altro l'attenzione della Fondazione per Casa di
Dilva: in questi anni infatti non è mai mancato il sostegno a questa realtà.
Ora affrontiamo l'emergenza, ma l'aula
didattica sarà un nuovo importante tassello a disposizione dei ragazzi per
sempre migliorare l'offerta educativa.
Alla Fondazione Cassa di Risparmio di
Biella e a Banca Simetica va quindi il mio personale ringraziamento e quello
degli educatori."