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Approvato il bilancio 2022 della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella

 

Si è chiuso con ottimi risultati il bilancio 2022 della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella approvato dall'Organo di Indirizzo nella seduta del 26 aprile 2023. Il documento, l'ultimo firmato dal Presidente uscente Franco Ferraris, ha esposto numeri significativi e tutti in crescita nonostante un anno ancora fortemente caratterizzato da fattori destabilizzanti sui mercati internazionali quali la guerra in Ucraina, la crisi energetica e la parte finale della pandemia COVID-19.  

Operando secondo le linee guida stabilite dal Documento Programmatico Previsionale la Fondazione ha supportato il territorio biellese in tutte le aree di intervento stanziando oltre 5,6 milioni di euro attraverso progettualità proprie, bandi e sessioni erogative per quasi 500 interventi deliberati.

 
 

Tra i risultati più significativi raggiunti in corso d'anno l'ulteriore incremento del patrimonio netto dell'Ente che ha superato quota 260 milioni di euro, consolidandone il ruolo di fondazione medio-grande a livello nazionale. L'ottima gestione amministrativa ha permesso di chiudere il bilancio con un avanzo di esercizio di oltre 5 milioni di euro. I fondi disponibili per l'attività erogativa futura ammontano a quasi 19,5 milioni di euro che permetteranno di gestire in sicurezza l'attività dell'Ente per i prossimi anni.

 
 

Una strategia, dunque, di lungimirante prudenza che permette all'Ente e alla nuova presidenza di Michele Colombo di avviare il 2023 con solide certezze in un momento in cui al sistema ormai consolidato dei bandi erogativi si affiancano sempre più spesso iniziative di coprogettazione e progettualità proprie. Sullo sfondo una programmazione puntuale e corale, fatta di ascolto profondo dei bisogni del territorio, attuato anche attraverso OsservaBiella - Osservatorio territoriale del Biellese, e delle istanze degli enti e delle reti. La Fondazione in questo modo sempre più si pone come soggetto al centro di reti ampie e importanti con il ruolo di catalizzatore e innovatore sociale e promotore dello sviluppo economico.

Il 2022 inoltre è stato caratterizzato dal grande impegno dell'Ente per la realizzazione di Cascina Oremo, nuovo Polo formativo e inclusivo inaugurato ad aprile 2023 e costato oltre 12 milioni di euro.

 
 
 

Le erogazioni complessive, al netto dei crediti d'imposta del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, del Fondo per la Repubblica Digitale e del Fondo per il Volontariato, sono state così distribuite nelle varie Aree di intervento:

Aree
Deliberato 2022
%
Area Welfare e Territorio
2.426.709 €
47%
Area Arte e Cultura
1.422.950 €
27%
Area Educazione e Ricerca
1.340.861 €
26%
Totale Aree
5.190.520 €
100%
 

Tra le progettualità e attività più rilevanti portate a termine nelle varie Aree di intervento in corso d'anno vanno citati la sottoscrizione della convenzione ventennale con l'Università di Torino per Città Studi che sta portando all'attivazione di nuovi corsi di laurea innovativi capaci di attrarre a Biella studenti e ricercatori da tutto il mondo e il bando Armonia+ per la valorizzazione del territorio e il paesaggio biellese attraverso interventi di rigenerazione di spazi pubblici, di rinaturalizzazione e di miglioramento del paesaggio e della qualità degli spazi di prossimità attivato nell'area Arte e cultura. 

Va poi citato il progetto Bi.lanciare, il nuovo hub per la conciliazione in cui la Fondazione ha investito 400 mila euro, creato per promuovere il lavoro femminile, offrire strumenti di conciliazione tra vita lavorativa e privata e mettere a disposizione servizi educativi di qualità per 300 donne e 300 bambini e bambine biellesi. Un progetto realizzato in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo e del valore complessivo di oltre 1,3 milioni di euro nell'ambito dell'Area Welfare e territorio.

Sempre in quest'area infine va citato il progetto AccompagnaMenti - Se le demenze isolano la comunità unisce, una innovativa rete territoriale per aiutare chi vive la demenza, messa a punto grazie a un contributo di 223 mila euro della Fondazione e a un cofinanziamento di circa 60 mila euro a carico della rete progettuale e in particolare degli enti pubblici che si sono resi disponibili a sostenere le quote dei medici, degli infermieri e degli assistenti sociali che realizzeranno l'intervento (quota CDCD - Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze - ed équipe domiciliare).