Con un contributo di 3 milioni di euro, Fondazione CRT mette in campo un primo pacchetto di aiuti per fronteggiare l'emergenza sanitaria sul territorio: dalla fornitura di una cinquantina di nuove ambulanze e mezzi per il trasporto dei malati e per la Protezione civile, all'acquisto di materiali urgenti e attrezzature da destinare agli ospedali del Piemonte e della Valle d'Aosta, in particolare ventilatori polmonari, letti per la terapia intensiva, mascherine.
"Abbiamo raccolto tempestivamente esigenze espresse dalle istituzioni e dal mondo del volontariato organizzato, con cui siamo in dialogo continuo e che affianchiamo da sempre garantendo mezzi e risorse. Con questa prima risposta emergenziale, che dà seguito alle richieste degli assessorati regionali, dell'Unità di Crisi, dell'ANPAS, della Croce Rossa e delle Misericordie, Fondazione CRT mette a disposizione del territorio piemontese e valdostano nuove dotazioni a supporto dello straordinario impegno delle donne e degli uomini che si adoperano con il massimo della dedizione e del sacrificio per prestare soccorso alle persone più fragili. Oggi è più che mai necessario riscoprirci comunità, operando in modo sinergico e coordinato per il bene comune: è soprattutto in tempi difficili come questi che dobbiamo far emergere i valori di fondo", dichiara il Presidente di Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
"Siamo di fronte a un'emergenza sanitaria senza precedenti nella storia recente, una sfida globale che va affrontata anche con approcci innovativi - afferma Massimo Lapucci, Segretario Generale di Fondazione CRT e Presidente dell'European Foundation Centre -. In un contesto così complesso come quello attuale, il mondo delle fondazioni e della filantropia in Italia e in Europa ha la responsabilità di mettere in campo, accanto alle fondamentali risorse economiche, anche il patrimonio unico di relazioni internazionali e di conoscenze derivante dall'applicazione di strumenti innovativi per superare il momento emergenziale. Va in questa direzione la collaborazione continua tra Fondazione CRT e Fondazione ISI, fortemente impegnata in queste settimane a studiare attraverso gli algoritmi dei big data lo sviluppo dell'epidemia, e capace di rendere già pubblica sui social la prima importante analisi dell'evoluzione in tempo reale degli effetti delle misure di restringimento della mobilità nel nostro Paese".