Biella
Città Creativa Unesco
accoglie dal 6 dicembre 2024 la mostra UPLANDS&ICONS
dedicata a Steve McCurry, tra i più famosi e apprezzati fotografi del
nostro tempo.
I
128 scatti allestiti a Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero,
fino al 18 maggio 2025, sono raccolti in due sezioni: nella prima, le
fotografie realizzate nelle così dette "Terre Alte" - le UPLANDS
- dal Tibet all'Afghanistan, dalla Mongolia al Giappone, dall'Etiopia alla
Birmania, dal Nepal al Brasile; nella seconda, le foto più rappresentative di
McCurry - le ICONS: tra queste, il famoso ritratto della ragazza
afgana dagli occhi verdi, scattato del 1984 in un campo
profughi di Peshawar, che ritrae Sharbat Gula. La foto
diventata simbolo globale della condizione dei rifugiati colpisce per lo
sguardo intenso e penetrante della giovane, alla quale poi McCurry non ha mai
fatto mancare il sostegno, aiutando lei e la sua famiglia nel 2021 a scappare dall'Afghanistan.
Il progetto espositivo, a cura di Biba Giacchetti, racconta l'essenza incontrastata delle
montagne, la vita che oscilla tra pericolo e risorsa, i luoghi distanti
accomunati da una struggente bellezza; e poi porta il visitatore tra i ritratti
dei guerriglieri afgani, dei pastori tibetani, delle tribù africane e dei volti
assorti delle giovani donne in terre lontane e sconfinate.
Organizzata
da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Palazzo Gromo Losa srl,
Creation (con Rjma partner di progettazione e Promos partner per la
comunicazione) in collaborazione con il Comune di Biella, Città
Creativa Unesco, Polo Culturale di Biella Piazzo e Palazzo
Ferrero, grazie al sostegno di Banca di Asti, da
un progetto di Orion57, la mostra è una nuova occasione per far
conoscere al grande pubblico la città di Biella, ricca di bellezza e di
proposte culturali.
La
straordinaria carriera di Steve McCurry decolla con un reportage sull'invasione
sovietica dell'Afghanistan.
Ancora
giovane, il fotografo partì travestito in abiti locali, senza documenti, armato
solo di un
coltellino svizzero e delle sue macchine fotografiche, nascoste in un sacco di
tela, per unirsi a un gruppo di
Mujaheddin per settimane, valicando montagne, in estenuanti marce con i climi
più estremi, per raggiungere le alture dove i guerriglieri resistevano grazie
alla conoscenza dei territori.
Tornato
a casa con i rullini cuciti negli abiti, il reportage narrò per primo al
resto del mondo la situazione in Afghanistan, e la missione gli valse il premio
Robert Capa Gold Medal e la fama mondiale: nei suoi scatti il popolo afgano
emerge dotato di una determinazione incrollabile, eppure sempre gentile e saldo.
Anche
nella sua indagine sul Buddismo, sono di nuovo le altitudini asiatiche che
accompagnano McCurry nelle sue indagini. Il rapporto con il popolo tibetano,
con quei volti "che hanno proporzioni diverse, colori, misure - ricorda il grande fotografo
- ma soprattutto la capacità di raccontare un'esistenza, una condizione di
vita", è un'esperienza fisica che narra una storia di
dedizione e spiritualità̀, un contrasto profondo con la vita moderna e il mondo
esterno, che McCurry restituisce sapientemente in alcuni scatti tra i più belli
e impressionanti.
È
a questo spirito della montagna, alla sua sacralità, ai suoi paesaggi
e abitanti che la mostra è dedicata, attraverso la narrazione dei viaggi
di McCurry, dall'Afghanistan al Tibet, dalla Mongolia al Giappone, dal Brasile
alla Birmania e poi ancora nelle Filippine, in Marocco e nello Yemen; a Palazzo Gromo Losa oltre 100 immagini che spaziano dalle prime
missioni fino alle più recenti tappe della sua instancabile esplorazione del
mondo.
Un
resoconto attraverso paesaggi sconfinati, volti segnati, sguardi intensi,
simbiosi tra popoli e animali che assumono ruoli determinanti per garantire
l'umana sopravvivenza.
Alle
sue foto più conosciute, alle sue Icons è poi dedicata la
sezione allestita a Palazzo Ferrero, con oltre 20 scatti
straordinari, corredati da una ampia documentazione biografica e da una serie
di video in cui il fotografo racconta le massime alla base della sua
straordinaria carriera.
La
mostra è infine arricchita da una audioguida in italiano e in inglese e da un
catalogo, a cura di Biba Giacchetti, realizzato per la mostra biellese da
Orion57, Creation, Palazzo Gromo Losa srl.
In
occasione della mostra "Steve McCurry. Uplands&Icons", Palazzo
Gromo Losa e Creation lanciano il contest fotografico "In
Montagna", aperto a fotografi professionisti e amatori. Dal 6
novembre 2024 al 6 marzo 2025 ciascun partecipante potrà condividere i propri
scatti che abbiano come tema le "Persone", i "Paesaggi" e i "Viaggi" della
montagna. La giuria, che sarà presieduta eccezionalmente da McCurry e
conterà membri esperti tra cui la curatrice Biba Giacchetti, avrà la
possibilità di selezionare e premiare un'ulteriore fotografia che si
contraddistingua per la capacità di raccontare in modo significativo il territorio
biellese, dai suoi abitanti ai suoi paesaggi, dai sapori alle tradizioni. I
vincitori vedranno le proprie fotografie esposte dal 18 aprile al 18 maggio
2025 presso una delle due sedi, riceveranno il catalogo della mostra
autografato da McCurry e due biglietti d'ingresso.
È
previsto un evento speciale all'inizio dell'anno 2025 con Steve McCurry in
presenza a Biella, seguiranno ulteriori informazioni e dettagli.
Inoltre,
per favorire la presenza degli studenti di ogni ordine e grado, è stato deciso
di concedere la gratuità per l'accesso alla mostra alle scuole.
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Biella è Città Creativa UNESCO dal 2019 e intende valorizzare l'eccellenza biellese nella produzione tessile, intrecciando arte, design e innovazione e stimolando riflessioni sulla sostenibilità.
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