È stato presentato lo scorso 18 aprile nell'Auditorium di Palazzo Gromo Losa il report di fine mandato del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di
Biella Franco Ferraris, che il 26 aprile 2023 terminerà il suo incarico.
Il volume, curato dal giornalista Silvano
Esposito e dalla responsabile della comunicazione istituzionale Federica Chilà,
è costituito da una lunga intervista al Presidente che racconta quanto fatto
nei suoi otto anni di mandato. Il testo, suddiviso in vari capitoli, è accompagnato
dalle testimonianze di personaggi di primo piano che a livello nazionale hanno
avuto un rapporto di proficua collaborazione con la Fondazione durante la
presidenza Ferraris.
Tra
gli interventi spiccano quelli di Giovanni Quaglia, Presidente Fondazione CRT e
Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria,
Francesco Profumo, Presidente ACRI e Fondazione Compagnia di San Paolo, Luisa
Bocchietto, architetto e Consigliere Organo di Indirizzo della Fondazione, Giulia Anastasia Carluccio, Pro rettore Università degli Studi di
Torino, Michelangelo Pistoletto e Paolo Naldini CEO di Cittadellarte e Marco
Rossi-Doria, Presidente dell'impresa sociale Con i Bambini.
Un
ampio lavoro di sintesi che ripercorre in modo agile e discorsivo, anche grazie
alla presenza di una "linea del tempo" grafica che sottolinea gli eventi e i
passaggi fondamentali, le tappe salienti di otto anni di intenso lavoro, arco
temporale in cui Ferraris è stato affiancato da due Segretari Generali: Mario
Ciabattini e Andrea Quaregna, che hanno coinciso con una profonda modifica del
ruolo e delle modalità operative della Fondazione sul territorio, in linea con
quanto avvenuto a livello nazionale.
Giunto
al termine del suo mandato Ferraris afferma di avere «difeso la libertà
della Fondazione al servizio del territorio», aggiungendo che «nessuno
ha mai minacciato seriamente questa mia autonomia, a cui comunque non ho mai
avuto alcuna intenzione di rinunciare. In 8 anni di mandato non mi sono
confrontato con qualche riferimento particolare, ma sempre con il territorio in
generale e ho sempre pensato che il mio incarico, alla scadenza prevista dallo
Statuto, si sarebbe concluso».
Sottolinea
inoltre con un certo orgoglio che al momento delle decisioni negli Organi della
Fondazione «non c'è stata mai neppure un'astensione, anche se abbiamo
sempre discusso, ma poi alla fine abbiamo sempre elaborato le soluzioni tutti
insieme».
La
riforma più importante attuata nel corso della presidenza Ferraris,
propedeutica a tutto il lavoro svolto in questi anni, riguarda l'introduzione
del sistema dei bandi oggi prevalente per l'erogazione di contributi: «Abbiamo
stimolato i nostri interlocutori a impegnarsi per proporre soluzioni complete,
di sistema, rivolte a risolvere problemi effettivi del territorio. È stato un
passaggio alla progettazione e al cofinanziamento rispetto a un sistema di
erogazione generico, che comunque ancora esiste per garantire l'attività e la
gestione di un gran numero di associazioni locali che altrimenti rischierebbero
di sparire. Le erogazioni vengono assegnate sulla base di dati oggettivi con
parametri definiti e le valutazioni avvengono sulla sostanza dei progetti,
senza condizionamenti politici. In pratica noi siamo passati dal finanziare chi
voleva realizzare dei progetti per il territorio, alle coprogettazioni. Questo ha
significato diventare corresponsabili delle iniziative non essendo più
solamente finanziatori delle idee di altri».
Per
porre in atto azioni di ampio respiro è stato creato OsservaBiella - Osservatorio
territoriale del Biellese, uno strumento strategico per capire dove e come
intervenire, producendo report periodici e approfonditi su diversi dossier, in
un ambito sia economico che sociale. L'Osservatorio svolge le sue analisi sui
fabbisogni sociali del territorio in collaborazione con circa 40 realtà sulla
base di 170 diversi indicatori.
La
Presidenza di Franco Ferraris ha inoltre coinciso con momenti molto difficili tra
cui l'epidemia COVID-19, la guerra in Ucraina e la crisi energetica, situazioni di
stress nelle quali la struttura della Fondazione ha operato in modo efficace mettendo
a punto bandi emergenziali che si sono affiancati alla normale attività
erogativa.
Numerosissimi
i progetti realizzati in ogni ambito in otto anni molto intensi tra cui spiccano
la candidatura Unesco, il restauro della Basilica Superiore di Oropa, la
convenzione ventennale con l'Università degli Studi di Torino per Città Studi, i
festeggiamenti per il Trentennale della Fondazione con la creazione del Manifesto
Biella 2030, l'avvio della Clinicizzazione Universitaria dell'Ospedale, i progetti per fare
di Biella la capitale del tessile mondiale, numerose mostre ed eventi e, negli ultimi giorni, l'inaugurazione di
Cascina Oremo e l'annuncio della creazione di una "Commissione giovani" che
affiancherà con funzione consultiva gli Organi della Fondazione.
Infine
la presidenza Ferraris sarà ricordata anche per la messa a disposizione della
comunità di importanti "immobili per il bene comune". Oltre alla già citata Cascina
Oremo vanno ricordati Villa Boffo per la cura delle malattie neurodegenerative
e Alzheimer e la Casa della Comunità.
A
questi immobili e alla loro funzione importantissima per la comunità è dedicato
il video "Gli spazi di una vita" del regista biellese Michele Burgay, presentato
nel corso della serata, e che attraverso una narrazione coinvolgente e cinematografica,
ha messo in luce in modo emozionale l'impatto del lavoro della Fondazione sul
territorio.