Oltre 42.000 visitatori, un centinaio di mostre e
3.200 giorni di apertura: sono questi i numeri che "fotografano" i 15 anni di
attività dello Spazio Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella,
inaugurato il 18 dicembre 2009.
Una vetrina in pieno centro a disposizione di
artisti, enti e associazioni che è cresciuta negli anni valorizzando gli
archivi fotografici e la collezione d'arte della Fondazione e sviluppando al
contempo un dialogo costante con gli enti del territorio che hanno finalità di
sviluppo sociale e culturale.
"Nato quasi per scommessa grazie a un'intuizione
del Presidente Luigi Squillario che aveva ereditato dalla tradizione della
Cassa di Risparmio di Biella l'attenzione alla valorizzazione delle opere
d'arte e degli archivi fotografici locali, Spazio Cultura si è caratterizzato
sin dall'inizio come uno spazio molto dinamico, aperto a suggestioni e
collaborazioni diverse - ricorda la responsabile dell'Area Comunicazione Federica
Chilà - Grazie a una struttura molto snella e versatile e
al forte legame con tutte le attività della Fondazione negli anni abbiamo
potuto sperimentare mostre non solo di carattere artistico e fotografico, ma
anche sociale e legate ai progetti dell'Ente. Un percorso stimolante che ha
fatto dello Spazio Cultura un punto di riferimento a Biella per una community
di appassionati e curiosi".
Spazio Cultura oltre a un forte legame con i temi
biellesi ha da sempre una particolare attenzione alle scuole, con le quali dialoga
costantemente offrendo mostre sempre gratuite e realizzando progettualità
specifiche con gli studenti, 5.500 dei quali sono passati da Spazio Cultura
negli anni.
Uno spazio vivo e aperto e in continuo sviluppo le cui attività
sono state affidate dal 2017 alla società strumentale Palazzo Gromo Losa Srl,
che ha per amministratore delegato il Segretario Generale Andrea
Quaregna e il cui
personale coincide con quello della Fondazione.
"Dopo il Covid il 2024 è stato il primo anno in
cui è stata presentata un'articolata programmazione annuale di Spazio Cultura
- commenta il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e di
Palazzo Gromo Losa Srl Michele Colombo - e i riscontri sono stati estremamente
positivi. In particolare quest'anno abbiamo potenziato il collegamento con le
mostre in corso a Palazzo Gromo Losa, creando un fil rouge che attraversa tutta
la nostra programmazione culturale, volta alla creazione di occasioni ed eventi
che contribuiscano a vivacizzare la città".
E che le sinergie tra realtà espositive
complementari possa essere di stimolo per tutto il sistema culturale lo
dimostra anche il successo del "trittico" di mostre dedicate alla montagna
inaugurato con Valentina Piacenza e che prosegue in questi giorni con Placido
Castaldi. A chiudere il cerchio l'esposizione dedicata alle vedute alpine del
fotografo Vittorio Besso, in programma da fine febbraio.
Ma scorrendo l'album dei ricordi di Spazio Cultura
sono davvero tanti i progetti e i momenti significativi che ne hanno costellato
l'attività culturale, a partire dalla prima mostra, Italo Martinero. Dal
Biellese ai luoghi dell'immaginario (18 dicembre 2009 - 29 febbraio 2010),
fino alla più recente, Placido Castaldi. Una vita per l'arte (14 dicembre
2024 - 9 febbraio 2025).
Questa la classifica delle mostre più visitate:
1) 1.750 visitatori: Bocia.
Il lavoro minorile nel Biellese tra Otto e Novecento (7 novembre - 8 dicembre
2014), in collaborazione con DocBi - Centro Studi Biellesi, che è stata anche
la mostra più visitata dalle scuole;
2) 1.500 visitatori: #StradeParallele.
Shamsia Hassani - Street Art Afghana (20 gennaio - 25 febbraio 2024), in collaborazione
con Mafalda VocidiDONNE;
3) 1.400 visitatori: Biella
in vetrina. Negozi storici: una risorsa per la città (27 giugno - 30 agosto
2014);
4) 1.050 visitatori: Obiettivi
sul Bona. Immagini di fotografi biellesi (23 marzo - 14 aprile 2013), in
collaborazione con IIS Eugenio Bona;
5) 1.000 visitatori: Wildlife Photographer of the
Year (17 luglio - 29 agosto 2010).
Parallelamente
all'attività legata alle mostre lo Spazio Cultura porta avanti da 15 anni anche
la gestione e la cura della collezione d'arte della Fondazione, che a oggi
conta circa 700 opere, in gran parte esposte negli anni nello spazio di Via
Garibaldi, e la digitalizzazione degli archivi fotografici storici del
territorio che l'Ente ha in un primissimo nucleo ereditato dalla Cassa di
Risparmio di Biella e poi acquisito nel corso degli ultimi vent'anni.
A oggi la
Fondazione ha digitalizzato oltre 160.000 immagini appartenenti ai suoi
principali archivi: Besso, Valerio, Cremon, Minoli, Bogge, Martinero, Terreo,
Mantegazza, Delorenzi, oltre al fondo storico delle colonie della Cassa di
Risparmio di Biella. Inoltre negli anni la Fondazione ha contribuito alla
digitalizzazione di alcuni archivi di terzi, quali per esempio il fondo
Peregrinatio Mariae del Santuario di Oropa e l'archivio storico dell'IIS
Eugenio Bona. Questa preziosa raccolta di scatti è stata oggetto di molte
mostre tematiche allo Spazio Cultura, alcune focalizzate su uno specifico
fondo, altre legate a un tema specifico (ricordiamo per esempio, oltre alla
citata mostra sui negozi storici di Biella, le esposizioni dedicate al
Carnevale e alle colonie estive).