È stato pubblicato in questi giorni sul sito www.osservabiella.it il V Rapporto annuale di OsservaBiella - Osservatorio territoriale del Biellese, uno strumento di lavoro condiviso utile per gli
stakeholder della Fondazione, che partecipano alla sua messa a punto e che lo
utilizzano in maniera sempre più continuativa e coordinata sia autonomamente
nelle proprie progettazioni sia in collaborazione con la Fondazione nelle
coprogettazioni su temi specifici.
Uno strumento reso ancora più utile e consultabile dalla
possibilità, attivata dal 2024, di scaricare, oltre al Rapporto, anche i dati
utilizzati per la sua elaborazione, una funzionalità che ne ha promosso
l’utilizzo da parte di enti e anche giornali locali.
“OsservaBiella è uno strumento di ascolto
indispensabile per la Fondazione che, attraverso di esso, dialoga
con i principali stakeholder territoriali effettuando grazie al loro contributo un’analisi capillare da cui nasce una base di dati
condivisi e open source su cui si innestano numerose progettualità dell’Ente. A
partire dal 2025 i dati più rilevanti di OsservaBiella sono stati utilizzati
come rotta per delineare progettualità e dare strumenti di analisi di contesto
agli enti all’interno dei bandi della Fondazione" – commenta il Segretario Generale Andrea Quaregna – "Si tratta
di un’azione continuativa e impegnativa per cui ringrazio il personale della
Fondazione e in particolare la responsabile del progetto Sara Diritti e Franca
Maino e Valeria De Tommaso di Percorsi di Secondo Welfare per il grande lavoro
che il progetto comporta oltre naturalmente a tutti i partner”.
OsservaBiella – Osservatorio
territoriale del Biellese è infatti un progetto nato nel 2020 su iniziativa
della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per osservare e monitorare la
realtà della provincia di Biella, per conoscere i principali bisogni della
comunità e, coinvolgendo gli stakeholder del territorio, attivare progettualità
condivise e mirate, finalizzate alla crescita e allo sviluppo del Biellese.
Curato da Percorsi di Secondo Welfare, laboratorio del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università
degli Studi di Milano in collaborazione con gli uffici della Fondazione,
l’Osservatorio si muove secondo due principi cardine: l’attenzione al
protagonismo degli attori locali e la coerenza con l’Agenda 2030.
Grazie a un ampio e complesso
lavoro di squadra tra 42 enti territoriali, pubblici e privati che partecipano
alla raccolta dati in modo continuativo utilizzando 156 indicatori condivisi
per descrivere il territorio biellese, ogni anno vengono realizzati un Rapporto
e un Approfondimento quali-quantitativo, documento di analisi di un tema
ritenuto particolarmente urgente e rilevante.
Questi documenti permettono
poi alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e agli enti partner del
progetto di avviare tavoli di coprogettazione specifici sui principali bisogni
territoriali emersi avviando progettualità dedicate.
“OsservaBiella si
conferma uno strumento essenziale per leggere i cambiamenti sociali e orientare
le politiche locali. In un contesto segnato da nuove vulnerabilità — dalla
povertà multidimensionale, alle fragilità legate all’invecchiamento e alla
salute mentale fino alle sfide poste dalla transizione digitale e ambientale —
l’Osservatorio consente di raccogliere e condividere dati come bene comune,
rafforzando la capacità dei territori di conoscere, realizzare e ideare
soluzioni. È così che il Biellese si trasforma anno dopo anno in un vero
laboratorio di innovazione sociale, capace di generare risposte coprogettate,
inclusive e sostenibili per il futuro della comunità” dichiara la Prof.ssa Franca Maino dell’Università degli
Studi di Milano e Direttrice Scientifica di Percorsi di Secondo Welfare.
“L’Osservatorio del
Biellese conferma come la conoscenza, resa accessibile e condivisa, non sia
soltanto uno strumento tecnico, ma un vero bene comune capace di alimentare
consapevolezza collettiva. In un contesto di crescenti vulnerabilità sociali e
policrisi, la disponibilità di dati in open access riduce la distanza tra
cittadini e politiche e diventa leva per costruire partnership pubblico-private
orientate a soluzioni innovative, inclusive e sostenibili”, commenta la ricercatrice di Percorsi di Secondo Welfare Valeria
De Tommaso.
OsservaBiella si conferma un
modello di lavoro innovativo, capace di partire dai dati per incidere sulla
programmazione territoriale in modo puntuale e tempestivo e che ha tra i suoi
punti di forza l’adesione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda
Onu 2030, in linea con il riconoscimento di Biella quale Città Creativa Unesco,
e una programmazione condivisa per realizzare una crescita che sia sostenibile
da un punto di vista ambientale, sociale ed economico.
L’Osservatorio inoltre contribuisce alla coesione territoriale
offrendo occasioni costanti di incontro tra tutti gli stakeholder pubblici e
privati, i quali si sono confrontati sulle tematiche affrontate e, in alcuni
casi, hanno anche fornito dati utili per l’attività di ricerca, da affiancare
alle informazioni fornite dagli istituti statistici e di ricerca europei,
nazionali e regionali.
“Grazie al lavoro di
OsservaBiella, che ha iniziato a mettere in rete gli enti operanti sul
territorio biellese raccogliendo i dati sull’operatività di ciascuno, per la
progettazione di Want to Bi siamo potuti partire dalla rappresentazione
puntuale e aggiornata sia dei bisogni che delle risorse attive e attivabili,
una mappatura di sistema preziosa" -
sottolinea Raffaella Iaselli, Direttrice della Fondazione Olly, ente
capofila della coprogettazione biennale finanziata e ideata dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Biella a favore dei giovani tra i 17 ei 24 anni - "Il progetto Want to Bi, che sta giungendo a termine, ha reso possibile scegliere e
usufruire in modo del tutto gratuito di circa 60 percorsi sartoriali in cui i
giovani beneficiari sono stati i protagonisti: avere il coraggio di chiedere
aiuto è stato il primo passo per lavorare sulla consapevolezza ed esplorazione
delle risorse personali in uno spazio sicuro e non giudicante, disegnando
possibili scenari di futuro sia di studio che lavorativi perché ogni giorno è
utile per iniziare a scrivere una storia diversa!”