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OsservaBiella: pubblicato il V Rapporto annuale 2025

 

È stato pubblicato in questi giorni sul sito www.osservabiella.it il V Rapporto annuale di OsservaBiella - Osservatorio territoriale del Biellese, uno strumento di lavoro condiviso utile per gli stakeholder della Fondazione, che partecipano alla sua messa a punto e che lo utilizzano in maniera sempre più continuativa e coordinata sia autonomamente nelle proprie progettazioni sia in collaborazione con la Fondazione nelle coprogettazioni su temi specifici. Uno strumento reso ancora più utile e consultabile dalla possibilità, attivata dal 2024, di scaricare, oltre al Rapporto, anche i dati utilizzati per la sua elaborazione, una funzionalità che ne ha promosso l’utilizzo da parte di enti e anche giornali locali.  

OsservaBiella è uno strumento di ascolto indispensabile per la Fondazione che, attraverso di esso,  dialoga con i principali stakeholder territoriali effettuando grazie al loro contributo un’analisi  capillare da cui nasce una base di dati condivisi e open source su cui si innestano numerose progettualità dell’Ente. A partire dal 2025 i dati più rilevanti di OsservaBiella sono stati utilizzati come rotta per delineare progettualità e dare strumenti di analisi di contesto agli enti all’interno dei bandi della Fondazione" – commenta il Segretario Generale Andrea Quaregna"Si tratta di un’azione continuativa e impegnativa per cui ringrazio il personale della Fondazione e in particolare la responsabile del progetto Sara Diritti e Franca Maino e Valeria De Tommaso di Percorsi di Secondo Welfare per il grande lavoro che il progetto comporta oltre naturalmente a tutti i partner”.

 
Copertina V Rapporto annuale 2025 di OsservaBiella
 

OsservaBiella – Osservatorio territoriale del Biellese è infatti un progetto nato nel 2020 su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per osservare e monitorare la realtà della provincia di Biella, per conoscere i principali bisogni della comunità e, coinvolgendo gli stakeholder del territorio, attivare progettualità condivise e mirate, finalizzate alla crescita e allo sviluppo del Biellese.

Curato da Percorsi di Secondo Welfare, laboratorio del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con gli uffici della Fondazione, l’Osservatorio si muove secondo due principi cardine: l’attenzione al protagonismo degli attori locali e la coerenza con l’Agenda 2030. Grazie a un ampio e complesso lavoro di squadra tra 42 enti territoriali, pubblici e privati che partecipano alla raccolta dati in modo continuativo utilizzando 156 indicatori condivisi per descrivere il territorio biellese, ogni anno vengono realizzati un Rapporto e un Approfondimento quali-quantitativo, documento di analisi di un tema ritenuto particolarmente urgente e rilevante. Questi documenti permettono poi alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e agli enti partner del progetto di avviare tavoli di coprogettazione specifici sui principali bisogni territoriali emersi avviando progettualità dedicate.  

“OsservaBiella si conferma uno strumento essenziale per leggere i cambiamenti sociali e orientare le politiche locali. In un contesto segnato da nuove vulnerabilità — dalla povertà multidimensionale, alle fragilità legate all’invecchiamento e alla salute mentale fino alle sfide poste dalla transizione digitale e ambientale — l’Osservatorio consente di raccogliere e condividere dati come bene comune, rafforzando la capacità dei territori di conoscere, realizzare e ideare soluzioni. È così che il Biellese si trasforma anno dopo anno in un vero laboratorio di innovazione sociale, capace di generare risposte coprogettate, inclusive e sostenibili per il futuro della comunità” dichiara la Prof.ssa Franca Maino dell’Università degli Studi di Milano e Direttrice Scientifica di Percorsi di Secondo Welfare.

“L’Osservatorio del Biellese conferma come la conoscenza, resa accessibile e condivisa, non sia soltanto uno strumento tecnico, ma un vero bene comune capace di alimentare consapevolezza collettiva. In un contesto di crescenti vulnerabilità sociali e policrisi, la disponibilità di dati in open access riduce la distanza tra cittadini e politiche e diventa leva per costruire partnership pubblico-private orientate a soluzioni innovative, inclusive e sostenibili”, commenta la ricercatrice di Percorsi di Secondo Welfare Valeria De Tommaso.

OsservaBiella si conferma un modello di lavoro innovativo, capace di partire dai dati per incidere sulla programmazione territoriale in modo puntuale e tempestivo e che ha tra i suoi punti di forza l’adesione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030, in linea con il riconoscimento di Biella quale Città Creativa Unesco, e una programmazione condivisa per realizzare una crescita che sia sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico. L’Osservatorio inoltre contribuisce alla coesione territoriale offrendo occasioni costanti di incontro tra tutti gli stakeholder pubblici e privati, i quali si sono confrontati sulle tematiche affrontate e, in alcuni casi, hanno anche fornito dati utili per l’attività di ricerca, da affiancare alle informazioni fornite dagli istituti statistici e di ricerca europei, nazionali e regionali.  

“Grazie al lavoro di OsservaBiella, che ha iniziato a mettere in rete gli enti operanti sul territorio biellese raccogliendo i dati sull’operatività di ciascuno, per la progettazione di Want to Bi siamo potuti partire dalla rappresentazione puntuale e aggiornata sia dei bisogni che delle risorse attive e attivabili, una mappatura di sistema preziosa" - sottolinea Raffaella Iaselli, Direttrice della Fondazione Olly, ente capofila della coprogettazione biennale finanziata e ideata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella a favore dei giovani tra i 17 ei 24 anni - "Il progetto Want to Bi, che sta giungendo a termine, ha reso possibile scegliere e usufruire in modo del tutto gratuito di circa 60 percorsi sartoriali in cui i giovani beneficiari sono stati i protagonisti: avere il coraggio di chiedere aiuto è stato il primo passo per lavorare sulla consapevolezza ed esplorazione delle risorse personali in uno spazio sicuro e non giudicante, disegnando possibili scenari di futuro sia di studio che lavorativi perché ogni giorno è utile per iniziare a scrivere una storia diversa!”