Ammontano a 20
milioni di euro le risorse che la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
metterà a disposizione del territorio nei prossimi quattro anni. Lo ha deciso
l'Organo di Indirizzo nella seduta del 31 maggio scorso con l'approvazione del
Documento programmatico pluriennale 2025-2028.
Queste
risorse, destinate a impattare in modo forte, strategico e coordinato sullo
sviluppo del Biellese, verranno destinate alle aree Educazione e ricerca (€
7.000.000), Cultura e territorio (€ 6.500.000) e Welfare (€ 6.500.000).
Il documento,
redatto grazie al lavoro di una Commissione di amministratori dedicata al tema,
in collaborazione con gli uffici della Fondazione, si basa su un ampio lavoro
di ascolto del territorio realizzato grazie al confronto con i principali
stakeholder che hanno svolto focus group con il supporto della Fondazione
Giacomo Brodolini.
Questi incontri hanno permesso di mettere a fuoco, per ogni
area di intervento, specifiche sfide su target, azioni e modalità di intervento
oltre alle priorità strategiche da raggiungere in ogni settore.
Un ruolo molto
importante nel disegnare il Documento è stato svolto anche da OsservaBiella -
Osservatorio territoriale del Biellese, che ha messo a disposizione dati di
contesto specifici e aggiornati per le varie aree e settori di intervento
agevolando le analisi della Commissione.
"Il
Biellese è un territorio che sta affrontando numerose problematiche e sfide tra
cui quella demografica è stata individuata in modo unanime come la più
impellente - commenta il Presidente Michele Colombo - Si tratta
di una sfida che va affrontata oggi con determinazione e visione perché
coinvolge nel suo complesso l'idea di territorio e impatta su
ogni aspetto della vita e dello sviluppo futuro. Oggi con questo Documento
programmatico e con le risorse che verranno messe in campo la Fondazione,
consapevole dei limiti anche temporali della propria azione, cerca di dare una
possibile risposta, ma è il Biellese nel suo complesso che deve sentirsi
impegnato a trovare soluzioni nuove, condividendo risorse, processi e azioni.
Per questo abbiamo scelto l'immagine del puzzle, perché ognuno di noi può
portare al disegno complessivo il proprio tassello, unico e irripetibile".
E tra i
tasselli strategici che la Fondazione metterà in campo nel disegnare una nuova
immagine di Biellese spicca la Commissione Giovani che è stata presentata
simbolicamente insieme al Documento programmatico pluriennale e che sarà in
carica tre anni.
La Fondazione è consapevole che il patrimonio della Fondazione è
fatto non solo di capitale finanziario e capitale immobiliare, ma anche e
soprattutto di capitale umano e capitale reputazionale e relazionale, quattro forze
con le quali l'Ente potrà incidere in modo sempre più profondo sullo sviluppo
del Biellese.
"La Fondazione con questo Documento ha scelto di
percorrere in modo ancora più deciso la via della generatività sociale che
conduce al conseguimento di valore per la comunità di riferimento attraverso un
processo aperto di confronto continuo con le forze vive del territorio,
che sono chiamate a essere protagoniste. - commenta il Segretario Generale Andrea
Quaregna - Se di fronte alla sfida della transizione demografica il
presupposto è la generatività sociale, gli strumenti trasversali fondamentali
sono la progettazione condivisa e l'accrescimento delle competenze, con il fine
ultimo di raggiungere una prospettiva di sviluppo sostenibile integrale".
Con questo orientamento di fondo e questa prospettiva di sviluppo la Fondazione declinerà dunque nei prossimi anni la propria azione attraverso tutte le tipologie di intervento a sua disposizione: società ed enti partecipati, coprogettazioni, bandi, interventi pluriennali di terzi, azioni di rete e di sistema e immobili per il bene comune.
Tra queste
tipologie di intervento spiccano per importanza le società strumentali Città
Studi S.p.a. e Palazzo Gromo Losa Srl, attive rispettivamente nel campo
dell'istruzione e formazione professionale e della cultura.
Città Studi in
particolare sta lavorando per arricchire l'offerta formativa e potenziare la
mobilità attiva di studenti verso il Biellese, mentre Palazzo Gromo Losa è
concentrata sullo sviluppo di un'offerta culturale di alto livello in grado di
far conoscere il territorio e il Polo culturale di Biella Piazzo come
attrattori turistici e, nel medio-lungo periodo, anche residenziali.