Tra gli immobili acquisiti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella nel corso deli anni vi sono la "Casa e la Torre del Principe" al Ricetto di Candelo, acquisiti rispettivamente nel 2005 e nel 2011.
I due immobili rappresentano la parte nobile posta all'ingresso del complesso medievale candelese. Rispetto alle altre cantine del borgo la proprietà è di importanti dimensioni, 614 mq., ed è sottoposta a vincolo della Soprintendenza.
Le strutture sono state parzialmente restaurate, ma necessitano ancora di ulteriori interventi, a oggi non ancora definiti, in quanto sono allo studio diverse ipotesi, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Candelo e con soggetti terzi (Università e privati), per l'individuazione di un progetto che possa intercettare fondi anche europei per il restauro e la rifunzionalizzazione del complesso.
La "Torre del Principe" fu l'abitazione che Sebastiano Ferrero si fece costruire dopo aver ottenuto dal duca Filippo II senza Terra nel 1496 l'investitura feudale e la concessione dei dazi candelesi. Sebastiano Ferrero per realizzare questa dimora modificò e sopraelevò le cantine preesistenti, denominate nei documenti domuncolae (piccole case), che formavano una delle isole edilizie ossia l'aggregato di costruzioni confinanti che compongono l'insieme degli edifici del Ricetto.
La "Casa del Principe" si differenziava dalle altre costruzioni non solo per le dimensioni. La sua forma tozza ed elevata più che a una dimora signorile fa pensare a una casa-torre con funzioni difensive, quelle che nei castelli sono affidate al battifredo o al maschio o dongione. Altri caratteri la distinguevano dalle altre costruzioni: lo spazio esterno, una sorta di cortile a uso prevalente del feudatario e, soprattutto, gli elementi di decoro che abbellivano le facciate e gli ambienti interni.