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Casa della Comunità (ex Monte di Pietà)

 
 

L'ex Monte di Pietà, già sede dell'omonima istituzione e oggi di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, dal 2018 ospita la "Casa della Comunità", polo socio-sanitario realizzato mediante la locazione al Consorzio IRIS con la partecipazione di ASL BI. Si tratta di un importante centro di erogazione di servizi socio-sanitari che da anni costituiscono un punto di riferimento per le persone in situazioni di fragilità sul territorio e che grazie a questa nuova collocazione sono concentrati in un'unica location, potenziati e resi più accessibili, quali il consultorio socio sanitario, il centro antiviolenza per le donne, il servizio per la gestione dei conflitti familiari, i servizi di consultorio sociale, uno spazio di ascolto per famiglie e  adolescenti, i gruppi di auto mutuo aiuto nonché gli uffici dello stesso Consorzio IRIS. 
La "Casa della Comunità" si inserisce in un più ampio progetto di rinnovamento della città avviato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con i principali Enti territoriali. 

 
 
 

L'edificio fu costruito all'inizio del Novecento dal Monte di Pietà di Biella, che era alla ricerca di una nuova sede poiché quella attigua alla chiesa della Santissima Trinità (all'odierno n. 25 di Via Italia) si rivelava ormai inadeguata. Il vasto tratto di terreno, già adibito a orto, posto a sud dell'ex Convento di San Pietro lungo Via Vittorio Emanuele (oggi Via Repubblica) e Via Caraccio (all'epoca ancora da tracciare), era stato acquistato dall'Ospedale di Biella. Il progetto dell'ing. Quinto Grupallo, datato 1903, prevedeva un'elegante palazzina di due piani, che ben si adattava alle esigenze del Monte, che si apprestava anche a svolgere le nuove attività di credito permesse dalla Legge.
Il Monte di Pietà di Biella derivava dal Monte Pio fondato nel 1586 dalla Confraternita (dei Disciplinanti) di San Cassiano, la quale, su autorizzazione del Duca di Savoia Carlo Emanuele I, esercitava l'attività di pegno con l'intento di sottrarre le persone bisognose al fenomeno dell'usura, anticipando di fatto le funzioni che sarebbero poi state proprie delle banche e in particolare delle casse di risparmio. La prima sede si trovava nel quartiere Riva, nella casa del nobile Agostino Fantono. Nei secoli il Monte subì vari traslochi tra il Piazzo e il Piano e, dopo la Rivoluzione Francese, fu incorporato nella "Commissione esecutiva degli ospizi ed Opere Pie della Città" intrecciando la sua storia anche con quella dell'Ospedale "Degli Infermi", il quale, andando a occupare il Convento di San Pietro, cedette al Monte la sua sede attigua alla chiesa della Santissima Trinità.
Nel 1984 il Monte fu infine incorporato nella Cassa di Risparmio di Biella, che continuò a svolgere l'attività di prestito su pegno anche successivamente come Cassa di Risparmio di Biella S.p.A. dopo l'atto di conferimento dell'attività bancaria avvenuto nel 1992. L'immobile di Via Caraccio, non essendo stato conferito alla neonata Cassa di Risparmio di Biella S.p.A. (poi divenuta Biverbanca a seguito di fusione con la consorella vercellese), è rimasto in proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che ne conserva tuttora anche l'archivio storico, fonte di indagine da parte di vari studiosi.

 
 

La "Casa della Comunità" si unisce idealmente al centro Mente Locale presso Villa Boffo. In questo percorso da est a ovest lungo l'asse della città, una sorta di "decumano della salute e del sociale" lungo il quale trovano nuova linfa ampi settori urbani prima a rischio di svuotamento, a far da trait d'union sembra essere la figura Domenico Vallino (1842-1913). Già sindaco di Biella (1899-1901), Vallino era infatti il presidente del Monte all'epoca della costruzione della nuova sede di Via Caraccio e abitava presso "Villa Boffo" (all'epoca "Villa Vallino" appunto), che aveva fatto edificare lui stesso qualche anno prima.


Per info:
www.consorzioiris.net