SABATO 13 DICEMBRE - ORE 17
Sala Conferenze del Museo del Territorio
Via Quintino Sella 59 - Biella
Nato a Tollegno nel 1928, è stato solitario nella sua arte e anzi, con l'arte ha coltivato la sua solitudine, che si è accompagnata assai bene alla ruvida probità del suo armamento pittorico.
A Bologna nel 1957 il critico Franco Solmi gli propone di aderire al gruppo neorealista con Guttuso, Sassu, Zancanaro, Gambino, Vespignani, Attardi. Lui rifiuta perché non vuole cadere nell'uniformità in cui molti sono caduti.
Sente di voler lavorare libero, abbandonandosi all'osservazione diretta della realtà, prendendo le distanze da ogni influenza, anche a costo di grandi sacrifici economici e di popolarità.
Nel 1956 va in Sardegna, ad Arbatax per liberarsi dall'influenze esterne, alla ricerca di trovare un proprio linguaggio.
Poi scopre prima Lipari quindi Stromboli, luoghi della sua anima, che lo accompagneranno per tutto il suo cammino.
La sua vita è sempre stata contraddistinta da una ostinata correttezza morale che si è riflessa nel lavoro e nella vita.
Non si è mai lasciato ingannare da facili guadagni o semplici compromessi a scapito dell'esigenza di dipingere innanzi tutto per sè stesso, nella ricerca di quella sostanza dell'anima che ha ricercato per tutta la vita.
Muore a Biella nel 2013.