DAL 13 AL 28 SETTEMBRE 2014
IL CANTINONE - PROVINCIA DI BIELLA
La mostra verrà inaugurata alle ore 17 di SABATO 13 SETTEMBRE 2014 con un breve audiovisivo che proporrà per ogni luogo una decina di foto.
ORARIO VISITE:
tutti i giorni dalle ore 15 alle 19
Domenica 14 e 28 settembre dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle ore 15 alle 19
L'impianto originario del complesso era di forma quadrangolare irregolare, con due cortili interni, una doppia linea concentrica di caseforti, circondato da un recinto fortificato e da un fossato; dal XV secolo perse il carattere di fortezza divenendo dimora di alcuni rami degli Avogadro di Cerrione; è stato quasi interamente distrutto il 10 Ottobre 1944 dai nazifascisti.
L'ex lanificio Zignone, conosciuto come Fabbrica della Ruota, fu edificato intorno al 1878. Rappresenta uno dei più importanti esempi di archeologia industriale in Italia perchè ha conservato l'impianto multipiano ottocentesco di tipo manchesteriano e il sistema teledinamico della trasmissione dell'energia, tutt'ora in funzione.
La chiesa risale al XVIII secolo, era allora all'inizio del paese; ora è sconsacrata, privata (l'attuale è il terzo proprietario), con vicino un condominio e alberi che sfiorano la sua bella facciata barocco.
Progettata degli Ambrosetti, che volevano costruirvi una grossa chiesa, fu osteggiata dai sordevolesi, edificata per farne uno stabilimento tessile, acquistata da frati trappisti, abbandonata dopo la rivoluzione francese, destinata successivamente ad uso agricolo ed ora a cellula ecomuseale dedicata alla tradizione costruttiva locale.
Già nel 1874 il Cai di Biella pensava di collegare Piedicavallo alla valle del Lys, passando dal Colle della Mologna Piccola; il Senatore Federico Rosazza invece optava per un percorso attraverso il colle della Vecchia, così fece fare uno studio e finanziò i lavori.
Risale al XVII secolo, e fu dedicato a San Grato, probabilmente perchè difendesse i raccolti dalla tempesta. Alcuni locali furono occupati per diversi anni dal poeta Giuseppe Giacosa, che ospitò anche Giosuè Carducci il 16 Agosto 1889, di ritorno dalla sua vacanza a Gressoney.
E' una delle sette chiese di Sordevolo, già esistente nel 1536, era la chiesa di una confraternita che aveva come scopo l'assistenza delle persone colpite da peste o malattia; ha un pregevole coro, ed ospita in questi mesi una mostra fotografica sulla Passione di Sordevolo.
E' un luogo pieno di fascino tra le risaie di Santhià; era un borgo, con un castello medioevale che dai Vialardi di Verrone arrivò ai Dal Pozzo e poi al ramo dei Savoia d'Aosta; il borgo è stato progressivamente abbandonato dagli anni sessanta, e con il castello ora di proprietà privata, versa in condizioni disastrose ed è utilizzato per uso agricolo.
Il ricetto è situato sul crinale di una collina, dopo quello di Candelo, è nel biellese il meglio conservato e ben riconoscibile, nonostante la parte occidentale sia stata trasformata per uso abitativo; è stato fondato nel 1204 dal comune di Vercelli per proteggere i confini del Canavese.
Viaggio a Biella tra le chiese di San Rocco, San Giuseppe, San Maurizio e San Nicola.
Si trova a Sagliano Micca, quasi ai confini nord del paese, alla confluenza di due torrenti; la tradizione vuole sia stato costruita per il voto di un pastore rimasto imprigionato su di un isolotto del Cervo per una piena del torrente. Risale all'inizio del '500, come prova la datazione dell'affresco dell'Annunciazione sull'altare.
E' al numero 7 di via Rocchetta, e risale al quattrocento; secondo alcuni storici sarebbe stata un ospedale, secondo altri un ospizio. Di certo sul finire del XV secolo apparteneva, secondo gli archivi storici, ad Agostino Masserano, che vi abitava; fu ereditata da Caterina Masserano che aveva sposato un Ferrero della Marmora.
L'oratorio della Madonna delle Grazie o dell'Immacolata - Cangio - Pollone, si trova nelle vicinanze della chiese dei S.S. Fabiano e Sebastiano e per vari secoli fu amministrato dalla vicina confraternita. Fu edificato verso il 1675 in onore dell'Immacolata, poi fu rinominato Madonna delle Grazie, per le numerose grazie ottenute dai fedeli. Nel 1818 si compirono opere di restauro e di abbellimento. L'edificio attuale è quello uscito da questi ultimi lavori.
Iniziata nel 1616 la Chiesa di San Carlo fu costruita in poco tempo nella struttura muraria, ma mai completata. Poco dopo il 1660 il Vescovo in considerazione delle difficoltà ad arrivare a San Carlo e delle cattive condizioni della Chiesa e delle altre costruzioni, ordinò di demolire le due cappelle laterali e di tenere solo la centrale. Durante la Seconda guerra mondiale la Chiesa fu profanata ed andarono distrutte le suppellettili ed il gruppo statuario della Deposizione.